L’Aquila e il suo “contado”

0

L’Aquila - Bominaco - Grotte di Stiffe

Città ricca di fascino , L’Aquila è  la più importante città d’arte della regione, il  suo centro storico che ha mantenuto intatto il suo impianto medievale è fatto di dimore gentilizie, di armoniose chiese,  di scenografiche piazze da cui si dipartono una serie di suggestive strade e vicoli. I segni della sua lunga storia, malgrado i segni dei terremoti che l’hanno devastata , sono visibili in ogni angolo della città e, nonostante le ferite ancora aperte, rimane una città che stupisce e ci conquista ad ogni tappa. Una bellezza colpita ma ancora evidente nei suoi monumenti, alcuni dei quali parzialmente inagibili dopo il sisma del 2009.La suggestiva ed originale fontana delle 99 cannelle, simbolo ed emblema della città, la  Basilica di Collemaggio,  simbolo dell’architettura sacra aquilana costruita a partire dal 1275 per volere del  Santo eremita Pietro del Morrone che vi fu incoronato Papa il 29 agosto 1294 col nome di Celestino V. Sul fianco sinistro, la Porta Santa che si apre per l’annuale “Perdonanza Celestiniana” dalla sera del 28 alla sera del 29 agosto, la Basilica di San Bernardino da Siena, dedicata al grande Santo di Siena morto a L’Aquila il 20 Maggio 1444, con  facciata tipicamente rinascimentale, opera di Nicola Filotesio detto Cola dell’Amatrice,  il poderoso Forte Spagnolo a pianta quadrata con possenti bastioni angolari, la Piazza del Duomo ornata di due fontane con statue in bronzo dello scultore Nicola D’Antino lo stesso autore della “Fontana Luminosa”, il Duomo dedicato ai SS. Giorgio e Massimo, del XIII secolo ma ricostruito dopo il terremoto del 1703, con facciata neoclassica; la chiesa di S. Maria del Suffragio o della Anime Sante con bella facciata in stile barocco di gusto borrominiano della seconda metà del 1700, nobilitata dall’articolato tiburio finestrato progettato dal Giuseppe Valadier, il maggiore architetto neoclassico della Roma del suo tempo.

Bominaco è un piccolo centro dell’abruzzo Aquilano che conserva  uno dei maggiori complessi artistici della regione: L’’Abbaziale di S. Maria Assunta, massima espressione  dell’architettura romanica abruzzese risalente al XII sec. con all’interno  arredi liturgici di notevole importanza: l’ambone in pietra del 1180 nella tipica forma a cassa quadrilatera poggiato su quattro colonne dai ricchissimi capitelli , l’altare e il ciborio,  il cero pasquale sorretto dal leoncino stiloforo.L’Oratorio di San Pellegrino, ricostruito nel 1263 per iniziativa dell’Abate Teodino che ne fa risalire la costruzione a Carlo Magno secondo quando si legge in due iscrizioni. L’interno con volta ogivale è completamente rivestito da affreschi che costituiscono uno dei più importanti cicli della pittura italiana . Furono eseguiti da tre pittori ancora legati ai modi bizantini ma aggiornati ai nuovi modi provenienti d’oltralpe che raccontano scene della vita di Gesù: Importante il Calendario “Bominacense “con i dodici mesi dell’anno, i segni zodiacali e gli influssi lunari utilizzato dai monaci Benedettini per il lavoro e la preghiera.

Nel cuore del Sirente, tra fiumi e cascate sotterranee le Grotte di Stiffe, uno dei fenomeni carsici più suggestivi del centro Italia. Sono il risultato del paziente e lento lavorìo operato dalle acque all’interno della montagna per milioni di anni, è una risorgenza ancora attiva, completamente attraversata da un torrente sotterraneo che precipita poi in una cascata, in uno scenario suggestivo e ancora incontaminato, la grotta è ricca di concrezioni calcaree che hanno  dato vita alle forme più svariate.

 

 

 

 


 

Condividi.

I commenti sono chiusi.